Un referendum per decidere se la prossima assemblea scolastica verterà su tematiche LGBT, omofobia e trasnfobia.
Ecco quanto successo a Modena, come riportato dall’Ansa, nei giorni scorsi. La decisione è stata presa da Margherita Zanasi, dirigente scolastico della scuola superiore ‘Selmi’ di Modena, dopo che i rappresentanti di Istituto non hanno trovato un’intesa sull’argomento da trattare.
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«Tutto ciò che è espressione dell’interesse dei ragazzi va preso in considerazione e mi sono mossa subito per risolvere il problema. Ovviamente sono i quattro rappresentanti di istituto a proporre e scegliere i temi da affrontare in assemblea. Ma è altrettanto vero che gli stessi sono chiamati a rappresentare con estrema responsabilità il pensiero di tutti i 1.800 ragazzi dell’istituto. È fondamentale – ha sottolineato la dirigente – che riportino insomma il pensiero dei propri elettori. Ecco perché, per far emergere il parere di tutti ho deciso di acquistare un modulo aggiuntivo del software ‘InClasse’. Parliamo di una funzionalità nuova che permette di somministrare questionari. Ad essere dotati di credenziali per l’accesso sono gli stessi studenti ma anche il corpo docente e i genitori. Visto il delicato dibattito che si è sollevato tra i rappresentanti in merito al tema Lgbt credo sia fondamentale dar voce a tutti gli studenti affinché la maggioranza decida cosa intenda fare. In questo modo sarà possibile per tutti i ragazzi esprimere i propri bisogni e i propri pensieri attraverso uno strumento obiettivo, non alterabile. Rilevata la difficoltà di rappresentare questo tipo di temi, infatti, i rappresentanti mi hanno contattato ed io ho proposto di acquistare questo pacchetto».
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E ancora: «I ragazzi devono imparare innanzitutto a confrontarsi tra loro; essere nominati rappresentanti rappresenta una responsabilità; così pure riuscire a mediare. Durante le assemblee si affrontano sempre temi importanti: sabato 7 febbraio, ad esempio, con il contributo della polizia postale parleranno di cyberbullismo. Abbiamo però notato come, in alcuni casi, nel corso delle assemblee si sia registrata una bassa adesione delle classi quinte. Ciò denota poco interesse. La funzionalità aggiuntiva, attraverso i questionari rifletterà l’interesse di tutti»
I 1800 studenti dell’Istituto decideranno dunque se affrontare o meno i temi legati all’omofobia e transfobia durante la prossima assemblea scolastica.