Roberto Rosso, 58 anni, è un esponente di Fratelli d’Italia ed è da poco diventato assessore del Piemonte nella giunta di Alberto Cirio. A Rosso sono andati i diritti civili, emigrazione e gli affari legali.
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Il nuovo assessore sembra avere le idee chiare sui diritti degli omosessuali, in un’intervista al Corriere.it ha infatti dichiarato: «Ci sono state conquiste che giustamente i gay devono difendere ma non possono nemmeno pensare di trasformare ogni desiderio in un diritto».
Ovviamente tra questi “desideri” da trasformare in diritti troviamo la stepchild adoption: «In Italia non è legale la stepchild adoption, c’è una legge che è stata frutto di un compromesso». Oppure l’utero in affitto: «mero sfruttamento di una donna che diventa una schiava» e si dice anche contro il riconoscimento dei figli di coppie omosessuali: «Un bambino deve avere un padre e una madre».
Il neo assessore tiene anche a precisare: «Non dico che non sia apprezzabile lo sforzo di due donne di avere un figlio ma la natura non lo consente. Credo che un bambino abbia diritto di avere un padre e una madre. Lo dicono gli studi, non io».
Secondo Rosso dunque le unioni civili vanno “difese”, tutto il resto no «perchè va contro natura».
Come se non bastasse mette in dubbio l’organizzazione del Torino Pride 2020 «Penso che il presidente Alberto Cirio abbia intelligentemente dato il via libera al patrocinio del Pride di quest’anno. Ma per i prossimi è giusto verificare se confermarlo. Penso che certe cose non devono essere pretese».