“Sono gay e leghista”. Queste le parole di Umberto La Morgia, consigliere comunale leghista di Casalecchio di Reno.
Intervistato dal giornale La Verità, Umberto La Morgia ha dichiarato di non volersi riconoscere “in una lettera della sigla Lgbt”.
Il trentennte sostiene infatti che: “Le associazioni che organizzano i gay pride fanno lobby ma non rappresentano affatto la totalità del mondo omosessuale. Hanno i mezzi per poter gridare molto forte, dunque possono fare pressioni sulla politica, influenzare l’opinione pubblica, pure rappresentando una piccola parte di questo mondo. Al gay pride ci va chi non ha una forte identità”.
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E continua: “Quando sento parlare di omofobia penso spesso che si stia parlando del sesso degli angeli. È un concetto che troppe volte viene utilizzato in maniera strumentale per mettere a tacere o gettare discredito sul pensiero che si discosta dalla filosofia dei gruppi Lgbt. È omofobo chi difende la famiglia naturale, chi è contrario all’utero in affitto, all’inseminazione artificiale delle lesbiche? È omofobo chi pensa che nelle scuole non si dovrebbe insegnare ai bimbi che possono cambiare sesso quando vogliono? Se questa è omofobia, allora io sono omofobo”.