Intervistato dal Messaggero, Alberto Ribolla, parlamentare leghista, 34enne di Bergamo, dichiara: «I Parlamentari gay della Lega sono almeno una decina».
LEGGI ANCHE: Luigi Di Maio: «Matrimonio egualitario? Bastano le unioni civili»
Il giornalista incalza il deputato sul tema dei diritti e Ribolla sostiene che «la battaglia contro l’omofobia non è solo del Movimento 5 Stelle. Nessuno deve essere discriminato. E non siamo d’accordo solo sulle adozioni. […] matrimoni gay? no, ma le unioni civili sì». Ecco le domande e risposte riportate dal Messaggero:
Matrimoni gay?
«No. Ma le unioni civili sì».
Ma perché nessuno della Lega ha partecipato all’ iniziativa di Spadafora contro l’ omofobia?
«Siamo impegnati in campagna elettorale. Non è una priorità, , ma siamo nel 2019».
Quindi?
«Nessun passo indietro».
I parlamentari gay nella Lega sono una decina.
«Sì, l’ importante è fare bene il proprio lavoro».
C’è paura nel Carroccio a far coming out?
«Ma no, ciascuno vive la propria sensibilità come meglio crede. Anche tra i nostri elettori ci sono molti gay».
Dunque nessun timore a dichiararsi?
«No, in passato c’erano anche associazioni all’interno della Lega, è una questione personale e non politica».
Certo.
«Ci sono tante voci che girano sulle persone. Io? Ognuno nel privato fa quello che vuole. C’è a chi piace l’ amatriciana e a chi piace la cacio e pepe».
Prego?
«Sì, sono gusti personali».
E il congresso della famiglia di Verona?
«Ormai è una cosa passata. Sui contenuti ognuno ha la propria idea».
Altro che Lega, lei è democristiano.
«Vale la linea di Salvini».