Un empirista dell’opposizione si permette, a questo punto, di avanzare una modesta proposta: lo schieramento che contrasta l’attuale maggioranza dovrebbe, tutto insieme, dare la propria disponibilità a condividere, sedendo allo stesso tavolo del governo, i provvedimenti che riguardano l’emergenza nazionale e in cambio, oltre a un coinvolgimento reale e non di facciata, dovrebbe chiedere una moratoria su tutto ciò che oggi prescinde dall’emergenza e crea divisione. E’ semplicemente surreale che, mentre si devono inventare soluzioni per ‘scavallare’ il Natale provando a limitare i danni, nelle aule parlamentari ci si divida, ad esempio, sulla ‘legge Zan’ che per alcuni dovrebbe combattere l’omofobia e per altri – compreso il sottoscritto – consiste invece nell’introduzione di insopportabili reati d’opinione e nella lesione della certezza del diritto. Quel tema può attendere. Sennò vorrebbe dire che gli empiristi, disponibili a rimboccarsi le maniche di fronte all’emergenza, avranno ancora una volta perso la partita nei confronti dei ‘teologi’ che neppure nell’ora della difficoltà si saranno dimostrati disposti a smettere di giocare con le proprie idee.
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Queste le parole di Gaetano Quagliarello sul nuovo editoriale pubblicato da L’Occidentale in merito all’emergenza COVID19 e DDL Zan. Il politico è passato negli anni da posizioni radicali al partito di Forza Italia e siede in Parlamento dal 2006. Dal 2013 al 2014 è stato Ministro per le riforme costituzionali nel Governo Letta.
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