Antoine Griezmann, star dell’Atletico Madrid dice no all’omofobia. Il 28enne ha rilasciato un’intervista alla storica rivista LGBT+ francese Tetu.
Il calciatore ha deciso di prendere una posizione netta nei confronti dell’omofobia e si è schierato in difesa di tutti i ragazzi vittime di discriminazione negli spogliatoi e in campo.
Ecco le sue dichiarazioni al magazine Tetu: “A questo punto, se sento di nuovo un giocatore pronunciare frasi omofobe durante un match, credo che interromperò la partita e uscirò dal campo. Se qualche giocatore farà coming out, voglio che sappia che c’è qualcuno su cui potrà contare: me. Io sarò al suo fianco, perché per opporci a questo fenomeno dobbiamo parlarne. Bisogna ripetere che l’omofobia non è un’opinione, ma un delitto. I calciatori non possono rivelare di essere gay, se lo fanno sono finiti. È troppo pericoloso per la carriera. Il mondo del calcio ha codici precisi e i suoi riti, come le auto sportive e le belle donne”.
Le sue parole hanno fatto il giro del mondo in pochi minuti. Il silenzio sull’omosessualità nel mondo del calcio è purtoppo un problema attuale. E’ un tabù. Sono fondamentali le prese di posizione come quelle del giovane Griezmann. Già qualche settimana fa il collega Andy Brennan aveva fatto coming out tramite il proprio profilo Instagram scrivendo: «non potrei essere più felice. Nonostante abbia rimuginato per anni su questa decisione, senza mai sentirmi a mio agio, finalmente posso dirlo: sono gay».