Secondo un rabbino ortodosso in Israele lo scoppio del ceppo di Coronavirus è colpa dei gay e dei Pride. Il rabbino Meir Mazuz ha parlato delle sue teorie sul virus con i fedeli lo scorso sabato.
Il leader religioso ha definito il Pride come “una parata contro la natura, e quando qualcuno va contro la natura, colui che ha creato la natura si vendica di lui”. Le parole di Mazuz sono state poi riportate sul quotidiano israeliano Israel Hayom e The Times of Israel.
Non contento il rabbino ha continuato sostenendo, erroneamente, che la “prova” della sua folle teoria è che solo “i paesi arabi che non hanno questa inclinazione malvagia” per ospitare eventi LGBT+ sono stati risparmiati dal COVID-19, che è stato dichiarato mercoledì dall’Organizzazione mondiale della sanità una pandemia globale.
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Le osservazioni di Mazuz sono state condannate da diverse organizzazioni per i diritti umani, tra cui il braccio israeliano della Lega anti-diffamazione.
“È deplorevole che in momenti come questi, quando il mondo intero si riunisce per sradicare il coronavirus, il rabbino Mazuz ritenga opportuno incolpare lo scoppio del virus sulla comunità LGBTQ”, ha affermato ADL in una dichiarazione. “Condanniamo duramente le sue dichiarazioni e lo sollecitiamo a scusarsi.”
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Sfortunatamente, Mazuz è tutt’altro che solo a “incolpare i gay” per la pandemia di COVID-19. Anche Steven Andrew, pastore della Chiesa cristiana degli Stati Uniti, ha dichiarato la scorsa settimana in un comunicato stampa che “il peccato LGBT” è responsabile della pandemia.