Il Principe William: «Se i miei figli fossero gay? Non sarebbe un problema».
Ecco la risposta del futuro monarca inglese alla domanda di un attivista dell’Albert Kennedy Trust di Londra. Il principe William era stato invitato alla Albert Kennedy Trust di Londra, ONG che aiuta giovani ragazzi della comunità Lgbt cacciati di casa dalle famiglie o isolati da ambienti ostili a trovare un tetto. L’attivista ha chiesto al Principe come reagirebbe se i suoi figli facessero coming out in futuro ed ecco la risposta: “Se i miei figli fossero gay? Non sarebbe un problema. Mi preoccuperebbe non per il fatto che fossero gay, ma per come gli altri li percepirebbero, per la pressione a cui potrebbero sottoporli. Questi problemi vanno affrontati soprattutto con la comunicazione e Catherine e io abbiamo già parlato molto di una simile eventualità e di come affrontare da genitori di questo tempo il tema della sessualità dei figli”.
Presente all’evento anche il dirigente della ONG, Tim Sigsworth, che ha dichiarato: “Ero già rimasto colpito dal suo livello di consapevolezza. Ma l’empatia e l’apprezzamento che ha mostrato oggi verso le sfide che le persone Lgbt devono affrontare sono stati incredibili. Sono parole che possono fare un’enorme differenza: io sono stato personalmente rifiutato da mia madre e l’idea che un futuro monarca dica d’esser pronto a dare sostegno ai suoi figli se fossero gay è davvero un messaggio a tutta la società”.
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Il Principe infine ha scherzato con gli attivisti anche sulla sua decisione di posare per Attitude (megazine LGBT+) nel 2016: “Avendo visto alcune delle copertine precedenti, ero un po’ nervoso su cosa mi avrebbero chiesto, ma per fortuna non c’erano slip striminziti ad attendermi“.