Scandalo in Ungheria. József Szájer, europarlamentare e importante membro di Fidesz, il partito di estrema destra ungherese del Primo Ministro Orban, si è trovato al centro di uno scandalo sessuale che lo ha costretto alle dimissioni.
Il politico è stato infatti sorpreso dagli agenti della polizia belga nel bel mezzo di un’orgia gay a Bruxelles.
Lo scandalo nasce per due ragioni: Szájer ha eluso il coprifuoco vigente imposto dal governo ma sopratutto era considerato il paladino della famiglia tradizionale in patria.
Secondo i media europei la polizia era intervenuta la notte di venerdì 27 alle 21.30 in un bar in centro a Bruxelles e ha identificato 25 persone, tra cui l’europarlamentare.
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L’uomo, sposato con figli, ha rilasciato un dichiarazione nelle ultime ore dopo essersi dimesso.
Ero presente alla festa privata dopo che la Polizia mi ha chiesto la mia identità, dato che non avevo un documento a portata di mano, ho dichiarato di essere un eurodeputato. La polizia ha continuato la procedura, ha redatto un verbale e mi ha accompagnato a casa. Non ho fatto uso di droghe. Mi sono offerto con la Polizia per un test istantaneo, ma non me l’hanno fatto. Secondo la Polizia hanno trovato pasticche di ecstasy, ma non era mia e non ho idea di chi fosse. Mi rincresce profondamente di aver violato le restrizioni anti Covid, è stato un atto irresponsabile da parte mia, sono pronto a pagare la multa. Con le mie dimissioni di domenica, ho tratto le conclusioni politiche e personali. Mi scuso con la mia famiglia, con i miei colleghi, con i miei elettori, chiedo loro di valutare questo infortunio tenendo conto di trent’anni di duro lavoro, con devozione. Il mio errore è strettamente personale, sono l’unico responsabile. Chiedo a tutti di non estenderlo alla mia patria, o alla mia comunità politica.
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