«È stata una aggressione omofoba e violenta e quel che è più grave è che sono stati i miei familiari».
Ecco il racconto sconcertante di un 59enne bolognese in vacanza a Civitanova con il compagno. L’uomo e il compagno sono stati aggrediti e minacciati dai parenti dell’uomo, per il solo fatto di essere una coppia omosessuale. Ecco il racconto rilasciato al Resto del Carlino: «Stavamo camminando con il mio compagno con cui vivo da dodici anni, sul marciapiede, e ho visto mia sorella da lontano. Lei non mi ha mai accettato. Da quando vivo col mio compagno, dai miei familiari ho ricevuto solo insulti anche su messaggi telefonici, che conservo tutti. Non abbiamo dei buoni rapporti da anni e così io ho tirato diritto. All’improvviso ci hanno aggrediti alle spalle, in una sorta di agguato, e ci hanno insultato e spintonato. Io, tra altro, mi muovevo sulle stampelle per una operazione subìta e non so come sono riuscito a difendermi e a non cadere. Anche il mio compagno è stato insultato in modo pesante».
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E ancora: «Mi hanno detto ‘ti ammazzo, ti spacco la faccia’. Intanto mi spintonavano e gridavano ‘fuori da Civitanova, qui non devi farti più vedere’, fino a minacciarmi con frasi come ‘ti do una coltellata’ oppure ‘conosciamo gente che può scoraggiarti dal venire a Civitanova’. Nessuno si è fermato ad aiutarci, nonostante fosse evidente che io ero in grave difficoltà. Mai capitata una cosa del genere, e adesso ho paura».
«Quello che fa davvero male è sentirsi dire ‘sei un deviato’. Parole così non le posso sopportare. Noi siamo delle persone semplici, viviamo una vita tranquilla a Bologna. Non ci è mai successo di dovere subìre delle violenze come queste, specie se vengono da familiari, ma purtroppo è proprio da questo ambiente che spesso partono le vessazioni più violente».
L’uomo ha deciso di denunciare l’accaduto non appena tornato a casa presentando denuncia formale ai carabinieri della caserma Bologna Mazzini.