Ricordate Luca Di Tolve? Nel lontano 2009 era il Luca della controversa canzone di Povia presentata a Sanremo: Luca era gay, ora sta con lei. Di Tolve, ex attivista dell’Arcigay e ballerino alla discoteca Plastic di Milano, è diventato uno dei maggiori esponenti del movimento anti LGBT italiano. Secondo lui infatti dall’omosessualità si può guarire, attraverso le teorie riparative.
Intervistato da La Voce Del Trentino in merito alla legge contro l’omotransfobia in arrivo alla Camera, ha dichiarato:
“Il mondo Lgbt fa così sempre: lavora al buio, come accade nelle dark room, sanno che se questa proposta di legge uscisse allo scoperto si rivolterebbe mezza Italia. Bisogna opporsi, è chiaro. Ma anche denunciare che in altri Paesi questo non accadrebbe mai. Penso agli Stati Uniti, che sono davvero una terra di libertà. Una legge che limitasse la libertà di parola a chi è contro la dittatura gay non sarebbe mai permessa.”
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Alla domanda del giornalista sul fatto che le teorie riparative siano scientifiche risponde: “Si, certamente. Nonostante tanto clamore nella vulgata comune il dato di verità è che non si può imbrigliare la scienza e in America lo sanno molto bene. Negli Stati Uniti nessuno si è mai permesso di fermare le terapie riparative che hanno ottimi riscontri. Ma nemmeno di controllare medici, psicologi, psichiatri e liberi professionisti, impedendo loro di andare avanti nelle loro ricerche perché è molto rispettata la libertà di espressione, al contrario di ciò che accade in Europa o in Italia dove vogliono addirittura emanare delle leggi che controllano e decidono che cosa debba dire un professionista o un medico e un giornalista”.
Qui l’intervista integrale.
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