Una signora sarda ha deciso di scrivere una mail al titolare di una tenuta a Elmas, Cagliari. Fin qui nulla di strano se non fosse per il testo della missiva:
Buongiorno, ho visto la vostra struttura su internet e ne ho sentito parlare molto bene da gente che ci è stata. Mi piace molto il vostro stile, vorrei organizzare il compleanno di mio marito, magari la festa potrebbe essere a tema west a lui piace molto. Volevo sapere se voi vi occupate anche della roba da mangiare e della roba da bere anche alcol, siamo tutti grandi. Non ci sono bambini. La festa sarebbe il 6 ottobre ma la vogliamo fare di sabato così è meglio. Un sabato dopo il 6 che voi potete, per noi è uguale.Volevo sapere i vostri prezzi. Volevo chiedere però una cosa, guardando qualche foto ho visto che da voi viene a lavorare un ragazzo, Filippo, siccome che lo so che è gay volevo chiedere se durante la festa potrebbe non esserci perché a me non mi danno fastidio i gay conosco molta gente che è così e non mi fanno schifo, ma mio marito non vuole andare nei posti con gay perché non li piacciono. Non è omofobo però magari se c’è un gay gli amici suoi lo prendo in giro perché è la sua festa e lui nn conosce gay. Aspetto il preventivo, per la festa siamo Tipo 60 al massimo.
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A pubblicare la mail su Facebook è stato proprio il ragazzo oggetto della mail.
Allego una mail che la struttura con cui collaboro, per allestire eventi e feste in genere, ha ricevuto. Per me, che ormai ho la pelle dura per queste cose, non è stata offensiva. Però mi rende triste pensare quanto questo 2020 non sia ancora così tanto 2020.
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