Ricordate Mario Adinolfi? Lo storico co-fondatore del Popolo della Famiglia è tornato ad attaccare la comunità LGBT+. Il politico si è espresso in merito alla proposta di legge in corso di esame alla Camera in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere.
Ecco il tweet della discordia: “Se dichiaro, come effettivamente credo, che l’omogenitorialità è un abominio ideologico criminale perché due gay, stante la normativa italiana, diventano padri solo violandola comprando un bambino dopo aver affittato un utero, per la legge Zan sull’omofobia devo andare in galera?”.
Se dichiaro, come effettivamente credo, che l’omogenitorialità è un abominio ideologico criminale perché due gay, stante la normativa italiana, diventano padri solo violandola comprando un bambino dopo aver affittato un utero, per la legge Zan sull’omofobia devo andare in galera?
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) June 7, 2020
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Mario Adinolfi non è nuovo a queste provocazioni, qualche mese fa aveva infatti attaccato anche Gay Help Line ed etichettato Fabrizio Marrazzo come “esponente della Lobby LGBT+”. In quell’occasione scriveva: “Gay Help Line sta sfidando il ridicolo, sostenendo che nel 2019 in Italia oltre 18mila persone son state aggredite perché gay. In nome di questa colossale bugia non solo la lobby pretende i soldi pubblici per la Gay Help Line, ma vuole pure la “legge contro l’omofobia”. Spacciando numeri inventati, casi inventati, fatti che non esistono. Il PdF ogni volta li smaschera”.
Purtroppo, invece, sono state oltre 200 mila le vittime di omofobia a cui la Gay Help Line ha fornito assistenza psicologica e legale nel 2019.
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