Mario Ravetto Flugy, componente dell’Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia, ha rilasciato nelle scorse ore un’intervista a Pro Vita e Famiglia in merito alla proposta di legge contro l’omobitransfobia dell’Onorevole Alessandro Zan.
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Il politico, gay dichiarato, aveva fatto coming out in un editoriale su Destra.it nel 2016 e in quell’occasione si era pronunciato negativamente anche sul ddl Cirinnà. Alla domanda della giornalista sull’esistenza o meno di un’emergenza omofobia in Italia ecco la sua sconcertante risposta: «Non esiste. Abbiamo ottimi codici penale e di procedura penale che puniscono qualunque tipo di atto di violenza contro gli omosessuali, ma non in quanto tali, ma perché CITTADINI, Vivaddio! Tanto è vero che già hanno acchiappato uno dei due aggressori di quei ragazzi di Pescara. Hanno usato l’attuale codice penale per acchiappare questo idiota violento che è già in galera. Proprio quello su cui strepitano da 2 giorni, cioè l’aggressione ai due ragazzi, dimostra che non c’è bisogno di questa legge. Piuttosto si stabilisca per legge che nei casi di violenza per pregiudizio religioso, razziale e sessuale non esistono più sconti di pena né attenuanti, né indulti ecc. Insomma, si tuteli la Persona in quanto tale. Le aggravanti perché omosessuali o transessuali o transgender, contraddicono, ancora una volta, il dichiarato desiderio di uguaglianza e normalità e conclama la volontà fanatica da parte dell’Lgbt, di creare una nuova CASTA di privilegiati intoccabili!»
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