Joe Biden, il candidato democratico alla Casa Bianca, ha ricordato la morte di Matthew Shepard, spirato nel 1998 a causa delle ferite riportate dall’aggressione di due omofobi.
Il caso di Shepard suscitò un enorme scalpore in quegli anni. Lo studente americano era stato derubato e brutalmente massacrato da due giovani in Wyoming, la notte tra il 6 ottobre e il 7 ottobre 1998. Matthew morì cinque giorni dopo a causa delle gravi ferite subite. Come riportato dai media dell’epoca, durante il processo gli imputati ammisero di avere inflitto le torture a Shepard perché gay.
Così Biden torna a gamba tesa sulla vicenda:
Oggi sono passati 22 anni da quando Matthew Shepard morì dopo un brutale crimine omofobo. Oltre due decenni dopo, la violenza contro gli americani LGBTQ + è ai massimi storici. In qualità di Presidente, rafforzerò le nostre leggi sui crimini d’odio e chiarirò che il fanatismo non ha posto nel nostro Paese.
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