Dicono che l’amore arriva quando meno te lo aspetti e questo è proprio quello che è successo a due suore croate che si sono innamorate.
Marita e Fani ormai vivono felici come coppia ma il modo particolare in cui si sono conosciute non è passato inosservato, tanto che la loro storia è diventata un documentario.
Nun of your business, il cui titolo in inglese gioca con la parola “nun” (suora) e l’espressione “none of your business” (non sono affari tuoi), racconta la vita delle due donne, dalla loro infanzia in luoghi remoti dalla Croazia fino alla loro decisione di diventare suore.
“Hanno trovato la forza di lottare per il loro amore, qualcosa che generalmente non è accettato nella nostra società”, ha dichiarato la regista Ivana Marinic Kragic. Inoltre, ha spiegato che non voleva provocare ma suscitare empatia in una società conservatrice, dove le persone LGTB+ sono vittime di discriminazioni e dove l’influente Chiesa cattolica considera l’omosessualità una “disabilità” e una perversione.
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Marita Radovanovic portava i capelli corti con i riflessi rosa ed aveva 18 anni quando è entrata nel convento dell’isola di Korcula, nel sud del paese, dove è nata. Incoraggiata dal suo desiderio di aiutare gli altri, remò contro i desideri della sua famiglia, che voleva conducesse una vita normale. In seminario ha incontrato Fanica Feric, da tutti chiamata Fani; le due divennero subito amiche.
Fu in convento che Marita, ora 36enne, si rese conto per la prima volta della sua omosessualità ed ebbe la sua prima relazione con una donna. Da parte sua, Fani, 40 anni, ha sempre saputo di essere lesbica, ma aveva paura di dirlo nella sua piccola città nella Croazia orientale. Secondo il suo racconto, fu attratta dalla vita religiosa quando sentì suore e bambini cantare in un coro. A 23 anni è diventata suora. “Non pensavo a dove stavo andando. In un convento ci sono tante donne” dice sorridendo. Ma entrambe furono sopraffatte dalla delusione. Marita si rese conto che la comunità religiosa non era diversa dalle altre comunità umane.
“Prima, idealizzavo tutto, ma mi rendevo conto che il quadro (della Chiesa) non mi andava bene” ha dichiarato “Lo slogan del mio ordine era ‘Veritas’. Dopo un po’ ho deciso di essere onesta con me stessa e con Dio”.
Le due donne hanno iniziato a parlare regolarmente al telefono dopo che Marita ha lasciato il convento nel 2009. “Pensavo più a lei che alla Bibbia” scherza Fani, che all’epoca viveva a Zagabria. Dopo una fatidica visita di Marita, Fani ha chiesto alcuni giorni al convento per riflettere sulla sua situazione.
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“Quando ero giovane e vedevo una stella cadente, mi dicevo sempre: ‘Dio, ti prego, mandami una come me’. Ora lei era lì, così ho lasciato il convento”.
La regista Ivana Marinic Kragic ha impiegato sette anni per girare il suo film. Doveva guadagnarsi la fiducia delle due donne e metterle a proprio agio con la loro nuova vita civile. Dopo aver trascorso diversi anni a Zagabria, una lavora nel settore del turismo e l’altra nella ristorazione. Vivono a Korcula, dove la famiglia di Marita le ha accettate per quello che sono. E sebbene abbiano perso la fiducia nell’istituzione religiosa, mantengono intatta la loro e sperano di convincere gli altri a seguire la loro strada.