Quando la lotta all’omofobia inizia sul posto di lavoro: l’esempio virtuoso dell’azienda vicentina Shellrent
Cosa faresti se scoprissi di avere un* collega LGBTQ+? E se si trattasse di un* dipendente della tua azienda? Per molti di noi non farebbe alcuna differenza in termini relazionali, ma i numeri dimostrano tristemente che in Italia sono ancora tante le persone che nascondono la propria identità al lavoro per paura di venire discriminate o licenziate. Per questo è fondamentale che tutti, imprese in prima linea, si impegnino per garantire inclusività e serenità sul luogo di lavoro. Essere omosessuale deve smettere di essere considerato uno svantaggio nel mercato professionale!
Un ambiente lavorativo dove la dignità di ogni dipendente viene rispettata e tutelata e dove ci si può sentire liberi di esprimere se stessi, non solo favorisce il benessere del team, ma fa crescere l’azienda stessa. Sapendo di far parte di un gruppo inclusivo e non discriminatorio, le persone si dedicheranno infatti più volentieri al proprio lavoro e questo non potrà che favorire la performance aziendale.
È quanto successo a Vicenza, presso l’azienda di web hosting Shellrent (Shellrent.com). Consapevole che comportamenti omofobi, sessisti o razzisti tra colleghi e tra superiori offendono la dignità di uomini e donne, Shellrent si è impegnata per mettere tutte le persone del suo team in condizione di sentirsi bene in azienda, percependo l’ambiente come accogliente e sicuro. Un impegno che ci ha tenuto a ribadire per iscritto nell’accordo sindacale ad integrazione del contratto di lavoro, adottando una politica di tolleranza zero nei confronti di comportamenti discriminatori e fissando procedure per gestire i casi di molestie e violenza laddove essi si verifichino.
La serietà dell’azienda si è concretizzata anche nella scelta di azzerare il cosiddetto “wage gap”, cioè disparità di salario tra dipendenti maschi e femmine, garantendo per contratto la parità di trattamento economico per lo stesso lavoro a entrambi i sessi.
Un brillante esempio di inclusività LGBTQ+ nel territorio, che ha spinto anche noi di MaiMa a scegliere i loro servizi per supportare logisticamente la nuova piattaforma online. Un luogo virtuale che ci avvicina alla nostra community e ci aiuta a promuovere una corretta cultura di non discriminazione, rafforzando il messaggio che una società libera dalla violenza e dagli stereotipi di genere è una società migliore.