Queer to Queer è un bellissimo progetto nato per dar voce alle minoranze LGBT+, tramite dei podcast Giulio e Nicola ci raccontano le storie di cui non parla nessuno, permettendoci di capire cosa significa essere minoranza nella minoranza.
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Li abbiamo intervistati per voi:
Chi sono gli ideatori di Queer to Queer?
Queer to Queer nasce da un’idea di Giulio Farronato e Nicola Noro, entrambi attivisti nel mondo LGBT+, in particolare nel mondo dei migranti e nella comunità sorda. Giulio infatti è stato operatore legale per richiedenti asilo e durante i suoi studi si è specializzato in questo ambito. Nicola, invece, è laureato in Inglese e Lingua dei segni italiana, con una tesi sulla comunità sorda LGBT+.
Il progetto però non avrebbe mai visto la luce senza il gruppo di amici che si sono offerti di darci un mano. La sigla ad esempio è stata composta da Alex Quargnali, il progetto grafico è curato da Agata Treccani e il sito web da Francesco Luppi mentre tutti i testi sono rivisti da Nicole Zavagnin. Il gruppo si sta espandendo ancora di più, abbiamo chi ha deciso di darci una mano con le registrazioni e chi, come Valerio Barbini, si è offerto di aiutarci ad ampliare il progetto anche nella fase di ricerca per prossimi episodi.
2. Com’è nato il progetto?
Il progetto nasce dalla volontà di dare uno spazio e una forma alle conoscenze e agli studi fatti da me (ndr Giulio) e Nicola durante questi anni. Entrambi ci siamo accorti che il tema delle minoranze LGBT+ raramente trovava uno spazio nelle narrazioni della comunità. Quasi mai c’è traccia dei mondi che ci siamo trovati a studiare e ad approfondire e la maggior parte delle volte questi argomenti vengono trattati in modo sensazionalistico e privo di una vera analisi.
Abbiamo deciso quindi di provare a raccontare questi mondi, ma volevamo farlo in modo facilmente fruibile e soprattutto non volevamo essere noiosi. Il Podcast ci è sembrato lo strumento migliore: si può ascoltare in qualsiasi momento, non occupa le mani e soprattutto permette di dare voce ai protagonisti delle nostre storie, senza troppe mediazioni. All’inizio l’abbiamo preso come un mini progetto da fare nel tempo libero, poi ci siamo accorti di quanto lavoro è necessario per scrivere, registrare e produrre un episodio. Siamo stati fortunati perché si è creato un vero e proprio gruppo di lavoro.
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3. “Queer to queer – oltre i soliti cliché” cosa intendete con “oltre i soliti cliché”?
Queer to queer è un podcast che va oltre i soliti cliché perché racconta storie di persone della comunità LGBT+ che escono dall’ordinario e di cui non parla nessuno. Nella maggior parte dei casi, quando si parla della comunità LGBT+ si fa riferimento a bianchi omosessuali, magari anche con un bel fisico, che siano facilmente “instgrammabili” o che attirino l’attenzione dei più. Attraverso questo podcast vogliamo invece mostrare un’altra parte di comunità, quella di cui si parla poco o per niente, quella che esce dallo stereotipo di persona omosessuale che ognuno di noi ha. Ogni tema che affrontiamo, diviso in due puntate, ha una o un protagonista appartenente ad una minoranza nella comunità LGBT+. La protagonista delle prime due puntate, per esempio, è Gift, una ragazza lesbica nigeriana. Durante gli episodi raccontiamo la sua storia, sia in Nigeria che in Italia, e chiacchieriamo con altri ragazzi e ragazze migranti LGBT+. Ad aiutarci ci sono delle persone esperte nell’ambito che ci aiutano a comprendere meglio la tematica. La terza puntata di Queer to Queer, in uscita il 18 aprile, avrà un altro protagonista, Andrea, anche lui appartenente ad una comunità nella comunità LGBT+. Anche questa volta parleremo di confini fisici, ma non saranno territoriali.
4. Cosa vi aspettate dal progetto?
Lo diciamo nella sigla: vogliamo cambiare il mondo e Queer to Queer è un ottimo punto di partenza! L’obiettivo principale è quello di portare una narrazione diversa, uno sguardo alternativo alla comunità LGBT+. Non abbiamo pretese numeriche o di ascolti, vogliamo semplicemente dare uno spazio a chi ancora non l’ha avuto. Per cui il nostro primo obiettivo l’abbiamo raggiunto!
Speriamo che un giorno Queer to Queer possa uscire dalle cuffie e diventare uno spazio di confronto fisico, magari con eventi e approfondimenti dedicati ai temi degli episodi.
5. Che risposta avete avuto dagli utenti?
La risposta è stata sicuramente positiva! In molti ci hanno contattato per complimentarsi del progetto, ma la cosa che più ci ha colpito è che alcuni ci hanno detto che la storia di Gift li ha fatti ragionare sul proprio vissuto di persone LGBT+. Ad averci fatto ancor più piacere è che il podcast non è stato ascoltato solamente dalla comunità LGBT+, ma abbiamo ricevuto complimenti anche da eterosessuali e persone che hanno dedicato i loro studi a questi temi.
Gli ascolti per i primi due episodi sono stati oltre il numero che ci aspettavamo, speriamo di replicare con il prossimo tema e i due episodi in uscita il 18 e il 25 aprile.