Reggio Emilia segue le orme della Germania dove le toilette “Gender free” sono realtà da tempo. La città ha infatti adottato un protocollo per contrastare le discriminazioni e tutelare la comunità LGBT+.
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Il Protocollo, voluto dalla regione e sottoscritto da varie istituzioni, è nato per contrastare l’omotransnegatività e prevede una serie di misure per l’inclusione delle persone LGBT+. Ha anche lo scopo di promuovere il principio di uguaglianza, senza discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere. Le scuole promuoveranno incontri e corsi di formazione per genitori, insegnanti e studenti per educarli all’inclusione di genere e all’uguaglianza.
Inoltre nel municipio si potranno trovare bagni “gender free” che daranno la possibilità ai dipendenti in transizione di accedere al bagno del proprio genere elettivo. Mentre le Ausl e le università concederanno a dipendenti e studenti di avere sulla student card o sul cartellino di riconoscimento l’alias scelto per il cambio sesso.
“Siamo grati alle istituzioni e gli enti che hanno capito l’importanza dell’inclusione concreta delle persone Lgbti, per inviare segnali positivi che incoraggino il coming out tra gli utenti e prima ancora tra i propri lavoratori e lavoratrici”, ha affermato Alberto Nicolini, presidente provinciale di Arcigay.