Sergio Vessicchio, cronista sportivo, torna a far discutere per le sue dichiarazioni. Già qualche mese fa aveva offeso la guardalinee Annalisa Moccia durante Agropoli-Sant’Agnello dichiarando: “Pregherei la regia di inquadrare l’assistente donna che è una cosa inguardabile. È uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri in un campionato dove le società spendono centinaia di migliaia di euro, è una barzelletta della Federazione una cosa del genere”.
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L’episodio aveva indotto l’Ordine dei Giornalisti a sospendere Sergio Vessicchio.
In questi giorni è tornato all’attacco scrivendo un articolo su Calcio Goal a proposito dei Mondiali femminili dal titolo «Il calcio femminile è un covo di lesbiche, altro che mondiali e prese per il culo». Ecco un assaggio dell’articolo: «Purtroppo la realtà è chiara ed evidente e dirla, come facciamo noi, attira inimicizie, crociate e anche la cosidetta parola,bufera. Una donna che gioca a calcio è rispettabilmente, nella maggior parte dei casi, una lesbica. E come l’uomo che gioca con le bambole o che fa il ballerino, nella maggior parte delle ipotesi è rispettabilmente un omo. Dal punto di vista del pensiero è un calcio dove si annidano le lesbiche, dove il lesbo trova la sua esaltazione e dove il lesbismo trova il suo naturale covo. E’ chiaro che le mascoline vogliono giocare a calcio, è un fatto naturale. E’ un istinto. Quindi non ci dobbiamo meravigliare se si baciano in bocca durante le partite, se sembrano uomini, se hanno i muscoli somiglianti a quelli dei maschi, se quando esultano diventano più brutte e cavernose dei maschi».
IL CALCIO FEMMINILE É UN COVO DI LESBICHE ALTRO CHE MONDIALI E PRESE PER IL CULO di Sergio Vessicchio https://t.co/Rx3ZjuztGx pic.twitter.com/Sx86T5FBsO
— Sergio Vessicchio (@SergVessicchio) June 27, 2019