«Odi l’Italia e vuoi vedere il suo popolo morire definitivamente? Partecipa al Torino Pride 2019. Gay Pride = mafia del Pd». Questo il testo dei volantini che sono comparsi in questi giorni in alcune delle sedi del Partito Democratico a Torino per iniziativa di Forza Nuova.
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«Collettivi studenteschi, partiti politici, sigle sindacali tutti uniti – si legge – a sostegno di una buffonata che offende l’intera città e la dignità umana. Siete succubi di logiche mondialiste malate che abbattono i diritti sociali del popolo, barattandoli per qualche capriccio che chiamate ‘diritti civili’». Continuano poi con «il vostro destino è segnato: almeno lo sponsor ve lo siete scelto bene» riferendosi all’agenzia di pompe funebri che sponsorizza il Pride.
Subito la risposta di Francesca Druetti, del Comitato Nazionale Possibile: «Se ritengono con queste minacce idiote distribuite in giro di notte, di nascosto, di intimidire chi organizza il Pride e chi lo sostiene economicamente o con la propria adesione, si sbagliano di grosso. Sabato saremo in piazza, di giorno, alla luce del sole, cosa che evidentemente gli autori del volantino non possono permettersi, a chiedere diritti per tutti e tutte, e tutti i diritti, sociali e civili, perché come dovrebbe ormai essere chiaro, chi li contrappone li nega entrambi».
Ad aprire il caso Pride con il Comune il capogruppo della Lega Fabrizio Ricca «fosse per me non vi avrei dato il patrocinio» dichiarandosi contro la scelta di Pd e 5Stelle di sostenere il Pride e tutti gli eventi correlati.