Notizie agghiaccianti arrivano dall’Ungheria: il Premier Viktor Orbán, dopo aver assunto pieni poteri il mese scorso, ha approvato insieme al Parlamento una nuova legge che impedisce di cambiare il proprio genere all’anagrafe e di conseguenza nei propri documenti. Questo impedisce di fatto alle persone transessuali di identificarsi nel genere opposto e cancella una parte della comunità LGBT+, mettendo fine al riconoscimento legale di queste persone.
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La legge era stata proposta lo scorso 31 Marzo proprio in occasione della giornata mondiale per la visibilità delle persone transgender, molto criticata dall’opposizione e da tutte le associazioni per la tutela delle persone LGBT+ di tutto il mondo.
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È scesa in campo anche Amnesty International che ha dichiarato: “Questo voto spinge l’Ungheria indietro verso tempi bui e sopprime i diritti delle persone transgender e intersessuate, che dovranno subire non solo ulteriori discriminazione ma anche le conseguenze di un clima ancora più intollerante e ostile verso la comunità Lgbti”.